DELL'UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
OGGETTO:
Relazione finale della commissione giudicatrice della
procedura di valutazione comparativa per la copertura n. 1 posto di professore
universitario di ruolo di i fascia presso l’universita’ degli studi di modena e
reggio emilia – sede di modena per il settore scientifico disciplinare ius/07-
diritto del lavoro, bandita con decreto n. 389 del 9 luglio 2002 e pubblicata
nella gazzetta ufficiale n. 54 - 4^ serie speciale - del 9 luglio 2002.
Magnifico
Rettore,
la
Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui
all'oggetto a conclusione dei suoi lavori, si onora di presentare alla M.V.
Ill.ma la relazione finale.
La
Commissione, nominata
con decreto n. 553 del 30 ottobre 2002 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – 4^
Serie speciale n. 90 del 15 novembre 2002 nelle persone di:
- Prof. Franco
Carinci |
Ordinario di Diritto del
Lavoro |
|
presso l’Università di
Bologna |
|
PRESIDENTE |
|
|
- Prof. Piergiovanni Alleva
|
Ordinario di Diritto
del Lavoro |
|
presso l’Università di
Ancona |
|
COMPONENTE |
|
|
- Prof. Francesco
Santoni |
Ordinario di Diritto del
Lavoro |
|
presso l’Università di
Napoli |
|
COMPONENTE |
|
|
- Prof. Carlo
Zoli |
Ordinario di Diritto
del Lavoro |
|
presso l’Università di
Trento |
|
COMPONENTE |
|
|
- Prof.ssa Clara
Enrico |
Ordinario di Diritto del
Lavoro |
|
presso l’Università di
Genova |
|
COMPONENTE
CON FUNZIONI ANCHE |
|
DI
SEGRETARIO VERBALIZZANTE |
constatato
-
che hanno fatto domanda di partecipare alla procedura di valutazione comparativa
n. 10 candidati nelle persone di:
-
Campanella
Piera
-
Chieco
Pasquale
-
Lanzi
Laura
-
Leccese
Vito Sandro
-
Mainardi
Sandro
-
Pascucci
Paolo
-
Pisani
Carlo
-
Pizzoferrato
Alberto
-
Scarponi
Stefania
-
Tiraboschi
Michele
-
che sono pervenute 7 dichiarazioni di rinuncia alla partecipazione alla
procedura di valutazione comparativa di cui in oggetto da parte
di:
-
Campanella
Piera
-
Chieco
Pasquale
-
Leccese
Vito Sandro
-
Pascucci
Paolo
-
Pisani
Carlo
-
Pizzoferrato
Alberto
-
Scarponi
Stefania
-
che risulta altresì essere pervenute dichiarazioni di rinuncia ai termini per la
prosecuzione delle prove concorsuali da parte di:
-
Lanzi
Laura
-
Mainardi
Sandro
-
che
la candidata Lanzi Laura, regolarmente convocata, non risulta essersi presentata
per l’estrazione del titolo e per il successivo svolgimento della prova
didattica, e che deve perciò intendersi come rinunciataria alla procedura di
valutazione comparativa di cui in oggetto;
stabilito
nel
termine di sei mesi dalla data di pubblicazione del decreto di nomina della
Commissione Giudicatrice il termine del presente
procedimento;
definiti
i
seguenti criteri di valutazione dei titoli, delle pubblicazioni scientifiche,
nonché della prova didattica (eventuale), sostenuta dai
candidati:
«La Commissione prende atto che i
criteri di valutazione del curriculum complessivo dei candidati e delle
pubblicazioni scientifiche, ai sensi dell’art. 4, del d.p.r. 23.3.2000, n. 117,
sono i seguenti:
a) originalità ed innovatività della
produzione scientifica e rigore metodologico;
b) apporto individuale del candidato
nei lavori in collaborazione;
c) congruenza della complessiva
attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico
disciplinare per il quale è bandita la procedura;
d) rilevanza scientifica della
collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica;
e) continuità temporale della
produzione scientifica in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello
specifico settore disciplinare.
A tal fine si farà ricorso, ove
possibile, a parametri riconosciuti in ambito scientifico
internazionale.
Costituiscono, in ogni caso, titoli
da valutare specificatamente nelle valutazioni comparative, ai sensi di quanto
disposto dall’art. 4, del d.P.R. 117/2000
a) l'attività didattica
svolta;
b) i servizi prestati negli Atenei e
negli Enti di ricerca italiani e stranieri;
c) l'attività di ricerca, comunque
svolta, presso soggetti pubblici e privati italiani e
stranieri;
d) i titoli di dottore di ricerca,
la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca, la fruizione
di assegni o contratti di ricerca;
e) l'organizzazione, direzione e
coordinamento di gruppi di ricerca;
f) il coordinamento di iniziative in
campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed
internazionale.
La Commissione, quindi, letti i
criteri sopra indicati, decide di attenervisi, ai fini della valutazione
comparativa dei candidati, nella medesima graduazione formulata dal
legislatore.
La Commissione, per quanto riguarda
la prova didattica, stabilisce che essa consista in una lezione di 45 minuti,
valutata secondo i seguenti criteri, in concorso tra di loro:
1) completezza, criterio riferito
all’esaustività dell’esposizione;
2) articolazione, criterio riferito
alla struttura ed alla sequenza degli argomenti di cui si compone la
lezione;
3) chiarezza, criterio riferito alla
intellegibilità ed alla fluidità dell’esposizione orale;
4) persuasività, criterio riferito
all’efficacia dell’esposizione della materia oggetto della
lezione;
5) ricchezza e congruità dei
richiami dottrinali e giurisprudenziali, criteri riferiti alla valutazione del
corredo di riferimenti portati dal candidato a sostegno e completamento della
propria esposizione».
esaminati
i
titoli dei candidati;
esaminate
le
pubblicazioni scientifiche dei candidati;
constatato
che
hanno sostenuto la prova didattica n. 1 candidati che non rivestono la qualifica
di professore associato;
visti
i
giudizi individuali e collegiali formulati per ciascun candidato in merito ai
titoli, alle pubblicazioni scientifiche e alla prova didattica eventuale (come
da allegato n.1 composto n. 6 pagine);
ha
formulato
la
seguente dichiarazione d’idoneità dei candidati (in ordine
alfabetico):
1.Mainardi
Sandro
2.
Tiraboschi Michele
Modena,
21 marzo 2003
Prof. Franco Carinci
PRESIDENTE
Prof. Piergiovanni Alleva
COMPONENTE
Prof. Francesco Santoni
COMPONENTE
Prof. Carlo Zoli
COMPONENTE
Prof.ssa Clara Enrico COMPONENTE CON FUNZIONI ANCHE DI SEGRETARIO VERBALIZZANTE
ALLEGATO
1 ALLA RELAZIONE FINALE
Valutazione
dei titoli e delle pubblicazioni
Candidato Laura
Lanzi
Giudizio
del Prof. Franco Carinci
La
candidata, del tutto priva di titolo scientifici e didattici adeguati, risulta
completamente invalutabile.
Giudizio
del Prof. Piergiovanni Alleva
La
domanda della candidata suscita viva perplessità per non essere supportata da
alcun titolo scientifico e didattico, e non è quindi valutabile, se non in modo
radicalmente negativo, ai fini della presente procedura.
Giudizio
del Prof. Francesco Santoni
Laureata
in Giurisprudenza nell’Università di Parma nel 2001. La candidata non presenta
alcun titolo scientifico né didattico e non può essere valutata, né presa in
considerazione ai fini della presente procedura di valutazione
comparativa.
Giudizio
del Prof. Carlo Zoli
La
candidata non presenta titoli né scientifici, né didattici e non può essere
presa in considerazione ai fini dell’attribuzione di un giudizio di
idoneità.
Giudizio
della Prof.ssa Clara Enrico
La
candidata non presenta alcun titolo scientifico. La sua attività didattica è
irrilevante in relazione al giudizio della Commissione. Ciò rende impossibile un
giudizio sulla sua idoneità.
Giudizio
Collegiale
La
candidata, laureata in Giurisprudenza nel 2001, non ha presentato alcun titolo
scientifico e didattico e non può pertanto in alcun modo essere presa in
considerazione ai fini della presente procedura di valutazione
comparativa.
Candidato Sandro
Mainardi
Giudizio
del Prof. Franco Carinci
Sandro
Mainardi presenta una notevole produzione, dispiegata su circa un decennio, con
una cospicua varietà di titoli, fra cui spicca una corposa monografia, Il
potere disciplinare nel lavoro privato e pubblico, pubblicata nella
prestigiosa collana fondata da P. Schlesinger, ed ora diretta da F. D. Busnelli,
Il codice civile. Commentario. Tutta la sua produzione appare
caratterizzata da una affinata capacità tecnico-giuridica, diretta
particolarmente all’interpretazione e sistemazione concettuale della disciplina
dell’impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, così come
privatizzato in forza delle leggi delega del 1992 e del 1997: i risultati hanno
trovato significativi riscontri nella materia, come testimoniano le numerose
citazioni. A conferma di questa sua attenzione si deve ricordare l’incarico di
capo direttore della rivista Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni,
rivista leader nel settore, con una indubbia influenza nella
dottrina, nella giurisprudenza e nella prassi
amministrativa.
Il
candidato vanta un’attività didattica lunga, ma formalizzata solo da breve,
essendo diventato ricercatore all’inizio del 2000 e Professore Associato
nell’inizio del 2001.
Giudizio
del Prof. Piergiovanni Alleva
La
produzione scientifica del candidato si segnala per notevoli capacità di
approfondimento e riflessione critica sia su argomenti caratterizzati da
accentuati processi evolutivi, come quelli attinenti al pubblico impiego
privatizzato, di cui ha esplorato istituti e profili discussi, talvolta di ardua
interpretazione, sia su argomenti più tradizionali, rivisitati, però, con rigore
ricostruttivo e metodologico, completezza di indagine e grande chiarezza
espositiva. Esemplare in questo senso è l’ampia monografia dal titolo Il
potere disciplinare nel lavoro privato e pubblico, che costituisce la sua
opera principale, a conferma di una rapida, ma ormai piena maturazione delle
doti di indagine scientifica, già evidenziate dalla sua numerosa produzione
minore.
Giudizio
del Prof. Francesco Santoni
Presenta
un'ampia monografia dal titolo Potere disciplinare nel lavoro privato e
pubblico (Milano, Giuffrè 2002, pp. 612), nella quale, dopo aver esaminato
il fondamento giuridico del potere disciplinare nelle fonti regolative dei
rapporti di lavoro pubblici e privati, affronta sistematicamente tutti gli
aspetti sostanziali e procedimentali della complessa materia, con attenta
revisione critica delle opinioni dottrinali e delle elaborazioni
giurisprudenziali e con adeguate soluzioni costruttive specie nei capitoli
riferiti al settore pubblico ed alle procedure arbitrali.
Presenta inoltre numerosi
articoli,commenti approfonditi e note a sentenza di diversa ampiezza su
argomenti molteplici e diversificati, fra cui si segnalano,in particolare,
quelli in tema di mobilità collettiva, di riduzione di personale nella pubblica
amministrazione,di responsabilità penale dei dirigenti pubblici, che
testimoniano tutti coerenza metologica e costante attenzione per l'evoluzione
giurisprudenziale e per le recenti riforme legislative in materia di impiego
pubblico.
Nel complesso,
la produzione scientifica del candidato si caratterizza per buona capacità
sistematica e padronanza delle tematiche affrontate e consente di esprimere un
giudizio di piena conseguita maturità.
Giudizio
del Prof. Carlo Zoli
La produzione scientifica del
candidato si sviluppa con continuità e ricchezza di contenuti, anche se parte
sicuramente prevalente deve assegnarsi agli studi in materia di lavoro pubblico
ed in particolare al rapporto individuale di lavoro.
Gli scritti minori rivelano serietà
e completezza dell’analisi, nonché rigore nell’elaborazione dogmatica e
raggiungono i migliori risultati nella ricostruzione degli istituti affrontati,
oltre che nell’interpretazione e nell’esegesi delle norme, come emerge dai
numerosi contributi editi nei Commentari alla riforma del rapporto di lavoro
pubblico.
Le qualità appena illustrate
ricevono significativa conferma nell’ampia monografia sul potere disciplinare,
nella quale il candidato dimostra capacità di approfondimento ed apporta un
contributo che offre al dibattito scientifico spunti critici non privi di
originalità.
Complessivamente la produzione del
candidato si presenta come particolarmente apprezzabile e tale da essere
valutata in modo largamente positivo.
Giudizio
della Prof.ssa Clara Enrico
La carriera universitaria del
candidato è relativamente breve, ma densa di studi e di graduazioni di
posizioni: dottore di ricerca, ricercatore, professore associato nell’ambito di
sei anni.
Ha incarichi editoriali e di
consulenza governativa: è avvocato. Svolge un’ampia attività didattica; è stato
interventore e relatore in numerosi Convegni.
Le sue pubblicazioni
minori sono
numerose e compaiono sulle riviste di miglior livello; anche se si nota una
forse eccessiva attenzione al (pur vasto) lavoro nelle pubbliche amministrazioni
, cui è dedicata la maggior parte dei titoli presentati al concorso e proseguiti
anche negli studi più attuali, non soggetti al giudizio di questa
Commissione.
Si tratta perciò di scritti (alcuni
di notevole spessore) molto informati, e di temi approfonditi: in particolare
meritano una menzione “Potere e responsabilità disciplinare, nel commento al d.
lgs. 29 del 1993, “Il licenziamento dei dipendenti pubblici” nella Riv. giur.
lav. 1996, principalmente per le considerazioni relative ai licenziamenti
causati da eccedenze di personale nelle singole amministrazioni, sul
collocamento in mobilità e la determinazione dei carichi di lavoro (nella l. 537
del 1993 e per le modalità di attuazione nel d.m. 112 del 1995) e per lo studio
specifico del licenziamento disciplinare comparato con la figura della
“destituzione”.
Di maggior respiro e di più ampio
raggio di considerazioni è l’articolo su “L’estinzione del rapporto”, nel
commento ai contratto collettivi per le aree dirigenziali (1998), dove la
disciplina concreta dettata dai contratti collettivi viene esaminata alla luce
della normativa, con messa in risalto di incongruenze e problemi di connessione
con la disciplina del settore privato, tema ripreso poi nello studio pubblicato
su ADL nel
1999.
Nell’ambito delle sanzioni
disciplinari in genere (sempre però del settore pubblico) si è occupato il
candidato in più scritti evidentemente preparatori dell’opera monografica
sull’art. 2106 c.c. ne Il Codice Civile – Commentario, fondato da Schlesinger e
diretto da Busnelli, pubblicato lo scorso anno.
Questo ampio lavoro documenta la
raggiunta capacità del candidato di affrontare un complesso problema giuridico
negli aspetti anche laterali allo stretto ambito del tema nel diritto del lavoro
(aspetti civilistici, sindacali,
processuali) con l’inserzione delle responsabilità, procedure e sanzioni
disciplinari nel pubblico impiego, giustamente posto in parallelo alla
disciplina del lavoro privato, con importante apporto di bibliografia e di
giurisprudenza. Il risultato è senza dubbio soddisfacente, trattandosi di un
volume di notevole spessore e di importante riferimento sull’argomento
trattato.
Tale lavoro, insieme con i titoli
minori – e pur auspicando in futuro una diversificazione maggiore nella scelta
dei temi – consente di attribuire al candidato l’idoneità a ricoprire una
cattedra di prima fascia.
Giudizio
Collegiale
Laureato
in Giurisprudenza nell’Università di Bologna nel 1992, è stato prima Dottore di
ricerca e poi ricercatore universitario ed è dallo scorso anno Professore
Associato. Nonostante la sua carriera universitaria si sia svolta in un periodo
relativamente breve, la produzione scientifica del candidato si sviluppa con
continuità e ricchezza di contenuti, pur se è da notare la sicura prevalenza
degli studi in materia di lavoro pubblico.
La
sue pubblicazioni minori sono numerose e compaiono sulle riviste di miglior
livello; esse rivelano serietà di ricerca e completezza di analisi di
ricostruzione dogmatica.
Tali
qualità sono significativamente confermate dalla sua ampia monografia sul potere
disciplinare (ne Il codice civile. Commentario fondato da P. Schlesinger
e diretto da Busnelli, 2002); in essa, esaminate le fonti regolative nei
rapporti di lavoro pubblici e privati e determinato il fondamento giuridico del
potere disciplinare, sono affrontati tutti gli aspetti della materia con
capacità ed approfondimento, spunti critici ed apporti non privi di spunti di
originalità.
Complessivamente
la produzione scientifica del candidato è particolarmente apprezzabile e tale da
consentire un giudizio positivo ai fini dell’idoneità a ricoprire una cattedra
di prima fascia.
Candidato Michele Tiraboschi
Giudizio
del Prof. Franco Carinci
Michele
Tiraboschi presenta una ricca produzione scientifica che si snoda con continuità
e regolarità da oltre un decennio, con 100 pubblicazioni, tra cui due
monografie: del 1999 (Lavoro temporaneo e somministrazione di manodopera -
Contributo allo studio della fattispecie - Lavoro intermittente tramite
agenzia) e del 2002 (Incentivi alla occupazione, aiuti di Stato, diritto
comunitario della concorrenza) e due saggi importanti.
L’intera produzione è caratterizzata
da varietà di interessi, ricchezza di informazione, pulizia di stile, con una
attenzione continua alle scelte di politica legislativa via via maturate nel
corso di più legislature; attenzione continua e crescente in ragione del ruolo
di consulenza svolto per i Governi, in passato collaborando con Marco Biagi e,
attualmente, operando in prima persona. In particolare le monografie confermano
la curiosità scientifica del candidato e la qualità del tema volta a volta
prescelto, nonché una indubbia capacità sistematico-ricostruttiva percepibile
già nel saggio dedicato ad un tema poco esplorato ma molto attuale quale quello
del recesso dal contratto collettivo, ma ancor più nella prima e nella seconda
monografia riguardanti un istituto ad alto tasso innovativo teorico e pratico
quale il lavoro interinale e rispettivamente un complesso di interventi, posti
all’incrocio fra politica e diritto del lavoro, fra diritto del lavoro interno e
comunitario.
Altamente apprezzabile appare
l’apertura comunitaria e internazionale tradottasi nella sua partecipazione allo
Junior Editorial Board di The
International Journal of Comparative Labour Law and Industrial Relations e
nella pubblicazione di saggi e contributi in lingua inglese; nonché nella
attività redazionale svolta prima come Segretario di redazione poi come
Redattore Capo ed ora come vice-direttore responsabile della Rivista “Diritto
delle Relazioni industriali” edita da Giuffrè.
Rilevante è
l’attività didattica svolta presso la Facoltà di Economia dell’Università di
Modena dal 1994 come Ricercatore e dal 2001 come Professore Associato.
Giudizio
del Prof. Piergiovanni Alleva
La
produzione scientifica del candidato si segnala per continuità, ampiezza,
ricchezza di informazione, sicura capacità sistematica ricostruttiva e chiarezza
di stile, nonché per la molteplicità dei temi affrontati, che abbracciano temi
del diritto del lavoro italiano e comparato di centrale rilievo, ma poco
frequentato, come quello del recesso dal contratto
collettivo.
La
ricerca del candidato si è poi polarizzata sulle tendenze evolutive del mercato
del lavoro, alle quali sono stati dedicati numerosi lavori, riguardanti, tra
l’altro, il lavoro temporaneo - oggetto della sua prima monografia - l’emersione
dal lavoro nero, le forme di rappresentanza della forza lavoro atipica, che nel
loro insieme disegnano una opzione di politica del diritto del lavoro
innovativa, e tali da costituire comunque, anche per chi dissenta dal merito di
alcune scelte, un necessario polo di confronto e di interlocuzione dialettica.
Anche
nella seconda, recentissima monografia, dedicata agli Incentivi alla
occupazione, aiuti di stato, diritto comunitario della concorrenza, emerge
la proposta, comunque coinvolgente, di una nuova configurazione del diritto del
lavoro originata dal mercato, piuttosto che dalla regolazione, in chiave di
tutela, del rapporto.
Giudizio
del Prof. Francesco Santoni
Professore
associato di Diritto del lavoro e coordinatore del Centro Studi internazionali e
comparati dell'Università degli Studi di Modena e Reggio
Emilia.
Presenta due
ampie manografie : la prima
Lavoro temporaneo e somministrazione di manodopera. Contributo allo
studio della fattispecie lavoro intermittente tramite agenzia (Torino
Giappichelli, 1999, pp. 404), nella quale si affronta,in una prospettiva anche
comparatistica riferita ai modelli stranieri più consolidati,la crisi del
monopolio statuale del diritto ed il processo di tipizzazione del lavoro
intermittente tramite agenzia , con appropriati rilievi conclusivi sulla
peculiare posizione economica e normativa del prestatore di lavoro temporaneo;
la seconda dal titolo Incentivi alla occupazione,aiuti di Stato,diritto
comunitario della concorrenza, (Torino Giappichelli, 2002, pp. 327), nella
quale l'A. esamina, con buona capacità ricostruttiva e consapevolezza critica,
la questione del rapporto degli aiuti di stato alle imprese con il diritto
comunitario della concorrenza, prospettando altresì esigenze di riforma del
sistema degli incentivi alla luce del coordinamento tra politiche nazionali e
strategie europee per il sostegno all'occupazione.
I numerosi scritti minori ,fra cui
si segnalano, in particolare, i saggi sul recesso nel contratto di lavoro
individuale e collettivo, gli studi sull'emersione del lavoro nero e sulla
riforma del mercato del lavoro, denotano attenzione all’evoluzione del dato legislativo ed
agli sviluppi della politica del diritto, testimoniando varietà di interessi e
continuità nell’impegno scientifico .
La vasta produzione di questo
candidato dimostra la completa padronanza della materia e la progressione
qualitativa dei risultati, che si lasciano apprezzare per la costante attenzione
al diritto comparato e comunitario del lavoro e per la capacità di impegno critico e
costruttivo.
Giudizio
del Prof. Carlo Zoli
La produzione scientifica del
candidato, particolarmente ampia e continua, denota una particolare ricchezza di
interessi, che spaziano dal diritto sindacale a quello del rapporto e del
mercato del lavoro, con una significativa ed apprezzabile attenzione per i
profili comparatistici e per il diritto comunitario.
I numerosi saggi e le due monografie
denotano serietà della ricerca, anche comparata, completezza dell’analisi, uso
corretto del metodo dogmatico e capacità di approccio
pluridisciplinare.
In particolare, la prima monografia,
su “Lavoro temporaneo e somministrazione di manodopera”, dimostra ottime
capacità ricostruttive e di approfondimento. La seconda, su "Incentivi alla
occupazione, aiuti di Stato, diritto comunitario della concorrenza", fornisce un
contributo tutt'altro che privo di originalità in una tematica poco esplorata,
ricostruita con chiarezza ed organicità.
Complessivamente
la produzione del candidato si presenta come particolarmente apprezzabile e tale
da essere valutata in modo largamente positivo.
Giudizio
della Prof.ssa Clara Enrico
La carriere universitaria del
candidato è avvenuta in modo esemplare, giungendo ai vari gradi di essa sempre
con la documentazione di molti studi nonché di attività presso Università
straniere e Istituti comunitari.
Ha sempre coltivato conoscenze
comparatistiche collaborando con molti docenti stranieri nell’esperienza della
scuola SINNEA di “Comparative Industrial Relations”, diretta dal prof. Biagi. Ha
svolto molto lavoro redazionale per il “Diritto delle relazioni industriali”,
della quale rivista è attualmente vice direttore responsabile, mentre è
direttore di “The International Journal of Comparative Labour Law and Industrial
Relations”.
È presidente dell’Associazione per
gli Studi internazionali e comparati (ADAPT); è stato relatore in Congressi
internazionali. Ha svolto consulenze per enti locali ed è attualmente consulente
del Ministro del lavoro per la riforma del mercato del lavoro; è rappresentante
del Governo italiano in organismi europei. Sono documentate molte altre attività
di spicco, che manifestano il riconoscimento della preparazione e capacità del
candidato.
Prima borsista presso l’Università
di Milano, è divenuto ricercatore nel 1994 e professore associato nel giugno
2001. Ha partecipato ad una lunga serie di ricerche, sia a livello nazionale,
sia a livello comunitario.
La produzione scientifica del
candidato è di una vastità inusuale: e non solo per il numero delle
pubblicazioni presentate, ma anche per la varietà di temi trattati, che
attengono sia al diritto sindacale, sia al rapporto di lavoro: con studi attenti
all’evoluzione degli istituti e delle tecniche di disciplina, che senza dubbio
sono stati agevolati dalle molte ricerche sul diritto comparato, sui sistemi
lavoristici di altri Paesi europei, soprattutto sul diritto comunitario del
lavoro: offrendo sia il quadro di regole già esistenti, sia lo sviluppo in
fieri del difficile avvicinamento degli ordinamenti nazionali. A questa
attività in divenire il candidato ha dato un apporto di spunti e critiche, con
estrema originalità e meditata attenzione.
Oltre la vastissima mole – circa un
centinaio dal 1990 al 2002 – di opere minori (ma a taluni studi mal si attaglia
questa qualificazione riduttiva) il candidato presenta due monografie, nella
prima delle quali (“Lavoro temporaneo e somministrazione di manodopera, 1999) dà
un forte contributo alla conoscenza e critica della fattispecie “lavoro
intermittente tramite agenzia”, tipizzato nel nostro ordinamento solo due anni
prima, anche con l’approfondita analisi dell’impiego del lavoro temporaneo nei
sistemi giuridici di Paesi stranieri.
La monografia più recente
(“Incentivi alla occupazione, aiuti di Stato, diritto comunitario della
concorrenza”, 2002) rispecchia con acume ed originalità le problematiche attuali
del lavoro, con prospettive di evoluzione del sistema di incentivi
all’occupazione, che testimoniano il grande lavoro di ricerca ormai compiuto e
la maturità e capacità di apportare un valido contributo al diritto del
lavoro.
Il candidato merita un giudizio
assolutamente positivo ed è da considerarsi perfettamente idoneo a ricoprire una
cattedra di prima fascia.
Giudizio
Collegiale
Prima borsista presso l’Università
di Milano, è diventato ricercatore nel 1994 e Professore Associato nel giugno
2001. Ha partecipato ad una lunga serie di ricerche, sia a livello nazionale,
sia a livello comunitario.
La produzione scientifica del
candidato, particolarmente ampia e continua, indica la sua attenzione ad una vasta
gamma di temi, che vanno dal diritto sindacale e relazioni industriali, al
rapporto di lavoro e al mercato del lavoro. Oltre che al numero di
pubblicazioni, colpisce favorevolmente lo studio dell’evoluzione degli istituti
e delle tecniche di disciplina, con una approfondita ricerca di diritto
comparato, sui sistemi lavoristici di vari paesi europei e soprattutto sul
diritto comunitario del lavoro. Ha dedicato in molti scritti il suo impegno ad
offrire sia il quadro di regole già esistenti, sia il possibile sviluppo del
difficile avvicinamento degli ordinamenti nazionali. Nella sua ampia produzione
di studi, il candidato denota rigore di ricerca, completezza di analisi e
capacità sia di metodo dogmatico, sia di approccio interdisciplinare. Oltre il
grande numero di saggi, il candidato presenta due monografie: la prima (Lavoro temporaneo e somministrazione di
manodopera, 1999) dimostra ottime capacità di ricostruzione e
approfondimento sul lavoro intermittente tramite agenzia, tipizzato nel nostro
ordinamento solo due anni prima. La seconda monografia (Incentivi all’occupazione, aiuti di Stato,
diritto comunitario della concorrenza, 2002) offre un contributo originale a
temi molto poco esplorati, oltre che una ricostruzione assai chiara e organica
di essi. La vasta produzione del candidato è dunque nel complesso
particolarmente apprezzabile per la completa padronanza della materia e
progressione qualitativa, con una raggiunta capacità di impegno critico e
ricostruttivo; è tale perciò da consentire una valutazione largamente positiva
per l’idoneità del candidato a ricoprire una cattedra di prima
fascia.
Valutazione
della prova didattica
Candidato
Sandro Mainardi
Giudizio
del Prof. Franco Carinci
Il
candidato svolge la lezione con grande capacità di sintesi e sicurezza, senza
alcun ausilio di schemi e di appunti, citando appropriatamente con tutti i loro
estremi numerose leggi e sentenze. Il giudizio sulla efficacia didattica è del
tutto positiva.
Giudizio
del Prof. Piergiovanni Alleva
Il
candidato nella prova didattica dimostra non comuni doti di chiarezza espositiva
ed elevata capacità di organizzazione degli argomenti, di confronto tra le
diverse tesi dottrinali, di valutazione degli apporti
giurisprudenziali.
Giudizio
del Prof. Francesco Santoni
Il
candidato ha svolto con efficacia argomentativa e notevole capacità di sintesi
l’argomento prescelto dimostrando padronanza della materia ed ampiezza di
prospettive critiche.
Giudizio
del Prof. Carlo Zoli
Il
candidato dimostra chiarezza espositiva ed ottima capacità di sintesi. Il tema è
stato trattato con ampiezza e completezza di prospettiva. Il giudizio sulla
capacità didattica è del tutto positivo.
Giudizio
della Prof.ssa Clara
Enrico
Il
candidato ha manifestato grande chiarezza espositiva, impiego di un’accurata ed
efficace conoscenza dell’argomento, notevoli doti
didattiche.
Giudizio
Collegiale
La
lezione evidenzia ottime capacità di sintesi nell’esposizione diacronica
dell’istituto e nell’illustrazione delle problematiche che essa pone, anche in
prospettiva.